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Trattamenti Omeopatici di Primo Soccorso e Gestione del Pascolo

Trattamenti Omeopatici di Primo Soccorso e Gestione del Pascolo

La gestione sanitaria e il mantenimento della salute animale è stato il tema dell’incontro organizzato dalla d.ssa Francesca Pisseri nella bella tenuta di Spannocchia, in Toscana, dove si alleva la cinta senese nei boschi di querce e dove si accolgono turisti per svago e woofer provenienti da tutto il mondo per imparare dalle nostre tradizioni.

Il borgo, che ha origine nel 1100, è un antico podere restaurato con gusto e con l’idea del conservare per raccontare come era. Randall Stratton, il proprietario dell’ azienda di Spannocchia, insieme al genio dei salumi di cinta, Riccio, ci hanno accolto con sollecitudine e ci hanno offerto un pranzo squisito. Il gruppo era folto e molteplice per origini natali e per tipologia di aziende.

Un approccio interdisciplinare, olistico e sistemico

L’approccio del veterinario in azienda non dovrebbe svolgersi  a compartimenti stagni; è più utile applicare un approccio interdisciplinare.
L’agronomo, l’architetto, il geologo e il veterinario devono lavorare insieme per impostare un’azienda sana, un terreno fertile e ricco di humus e una stalla salubre, per lavorare in un allevamento sano.

La dottoressa Pisseri ci ha illustrato come si può lavorare in azienda con un approccio olistico ma attento anche alle informazioni scientifiche.
L’impostazione dell’attività di un veterinario si basa sull’anamnesi dell’azienda. L’osservazione attenta, aperta e priva di pregiudizi è il primo passo per individuare i punti deboli del sistema aziendale.

Le azioni da intraprendere sono:

  • la prevenzione;
  • il monitoraggio;
  • la conoscenza del ciclo vitale dei  parassiti e dei batteri;
  • la comunicazione con gli allevatori che devono essere informati ed educati ad osservare e a riferire i sintomi.

Da qui nasce il piano sanitario da condividere sempre con l’allevatore. Le conclusioni ragionate devono scaturire sempre dalla visione dinamica dell’ecosistema. Non basta la fotografia dell’azienda in un momento particolare; è necessario e fondamentale conoscere la sua storia negli anni passati.

In una visione dinamica, se con il monitoraggio si evidenzia la presenza di un patogeno, ma non si manifesta l’espressione della malattia, significa che il sistema è in equilibrio. E non si deve necessariamente eradicarlo, come spesso consigliato negli approcci più convenzionali della medicina veterinaria.  La presenza di più microorganismi aiuta a mantenere il sistema sano perchè nessuno prevale.

Gli antiparassitari come le avermectine, presenti nei protocolli veterinari di molti allevamenti, sono generici, uccidono tutto e inquinano fortemente i campi danneggiando anche insetti e microorganismi utili nella formazione dell’humus. Un terreno sterile come uno stomaco trattato da avermectine è più facilmente colonizzabile da un parassita dannoso rispetto ad una situazione in cui la biodiversità può fungere da barriera.
Lo sconsiderato uso di antibiotici in veterinaria ha causato degli enormi problemi dovuti alla comparsa di batteri resistenti. Il problema è ancora più grave se si pensa che questa non efficacia degli antibiotici vale anche per la medicina umana.
agricola boccea agricoltura biologica roma tenuta di spannocchia toscanaViceversa non si può lasciar fare tutto alla natura perché agricoltura non è natura bensì è un sistema da controllare e da osservare. Noi sottraiamo sostanze ai terreni e agli animali e dobbiamo restituire qualcosa perché il sistema funzioni.

Un approccio sistemico si basa sulla verifica dell’efficacia degli interventi  effettuati e sulla valutazione dell’efficacia del metodo: bisogna sempre domandarsi come risponde il sistema al nostro intervento e programmare la risposta solo in base all’osservazione del risultato di ciò che si è fatto.

Questo è l’approccio sistemico: si rispetta la peculiarità dell’allevamento, della situazione. Il bello è la creatività, che non vuol dire rinunciare alle scoperte della scienza anzi si basa sulle conoscenze dei cicli vitali dei patogeni,come dei processi fisiologici degli animali. Significa quindi progettare o migliorare le strutture esistenti perché siano adeguate alle necessità degli animali. Significa monitorare la presenza dei parassiti e conoscerne i cicli vitali per prevenirne i danni e fare in modo che si crei una sorta di immunizzazione degli animali. Vuol dire utilizzare pratiche agronomiche virtuose per la coltivazione dei terreni e dei pascoli.

Primo soccorso e omeopatia  

Il primo soccorso è compito dell’allevatore che deve identificare i punti critici delle strutture della sua azienda e le problematiche legate al clima. La medicina deve avere una funzione predittiva per poter prevenire il momento critico.

Per il primo soccorso si possono utilizzare i  trattamenti omeopatici. Il rimedio omeopatico è una sostanza proveniente dal mondo animale, minerale, vegetale, sottoposta a particolari processi chimico-fisici: la diluizione e la succussione (o dinamizzazione). Esso interagisce con l’individuo in maniera del tutto diversa rispetto al farmaco convenzionale, apporta infatti al sistema-individuo un’informazione, un segnale che lo aiuta a ritrovare lo stato di equilibrio, è comunque il paziente che organizza la propria guarigione.

Si basa sul principio di similitudine: i simili si curano con i simili. Nell’animale malato vedremo i sintomi fisici e psichici che corrispondono al rimedio specifico. Più sono le similitudini migliore è la risposta del malato al rimedio. È come una chiave con la sua serratura: il messaggio deve corrispondere. Agisce rapidamente nei quadri acuti e con lentezza nelle malattie cronicizzate.
Il compito dell’omeopata è quello di prescrivere un rimedio omeopatico che sia in grado di riportare l’individuo allo stato di equilibrio.

Il percorso verso la guarigione è in alcuni casi complesso, vi può essere ciò che si chiama aggravamento omeopatico o la comparsa di vecchi sintomi, per questo l’omeopata deve avere le competenze per seguire il paziente nel modo migliore.
Il buon medico deve saper avviare il proprio paziente verso un’altra disciplina o essere pronto a collaborare con colleghi esperti in altre materie se ritiene che sia la cosa migliore per il suo paziente, in un’ottica di medicina integrata.

Cosa facciamo nella nostra azienda 

Da noi in azienda, con la collaborazione di Francesca, si utilizza questo approccio sistemico e anche l’omeopatia. Utilizziamo  rimedi di gruppo per sostenere la salute della mandria . Le nostre emergenze riguardano qualche difficoltà nei parti e nei vitelli appena nati soprattutto nei mesi freddi. Poi ci  può essere qualche trauma alle articolazioni e qualche problema agli occhi nella stagione delle mosche.

L’importanza di un terreno fertile e in equilibrio 

Francesca  non si stanca mai di spiegare che la presenza di humus, la fertilità del terreno e la salute degli animali presenti in azienda sono strettamente e direttamente correlati. Entrano in gioco quindi le pratiche agronomiche di una corretta rotazione e gestione dei pascoli attraverso trinciature e strigliature e messe a riposo temporanee. La salute è sintomo di equilibrio dell’ecosistema. Tutto si basa sul terreno. Un terreno equilibrato ricco di humus e fertile coincide con la salute degli animali.
Sia i pascoli che i terreni vanno custoditi.

Anna

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Commenti

  1. nadia ferrara ha detto:

    molto bello. servono allevatori/imprenditori intenzionati a migliorare e ancora megilo a cambiare mentalita’ e a decidersi di evolvere.
    grazie.
    Drssa nadia ferrara veterinario

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