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Le nostre bovine meticce

Le nostre bovine meticce

Il mio intervento al 35° Convegno internazionale di biodinamica (Milano 16-17 novembre 2018)

La superficie della nostra azienda è di 270 ettari e comprende zone boscose, colline e altopiani scadenzati da lunghi filari di ulivi e una fertile pianura.

L’esistenza di un allevamento è necessaria in un ecosistema così variato, in quanto la presenza dei bovini contribuisce a preservare l’ambiente e la fertilità dei terreni, controllare l’erosione dei suoli, tenere pulite le zone impervie e boschive con un pascolo controllato. L’assetto è quello di un sistema agroforestale.

Le nostre mandrie utilizzano i così detti terreni marginali come i boschi e le ripide spallette dell’agro romano che non permettono altre coltivazioni. I pascoli alternati ai seminativi nelle rotazioni culturali incrementano la fertilità dei terreni, e, tramite la captazione di Carbonio dall’atmosfera, contribuiscono al contenimento dell’effetto-serra.

Le scelte di impostazione dell’allevamento sono dettate dalle esigenze di benessere dei bovini, dalla conformazione dell’azienda, dalle sue dimensioni e da un attento studio delle caratteristiche del suolo e della flora spontanea.
La nostra filosofia è quella di una coesistenza armoniosa tra ambiente, animali e uomo, nel rispetto delle diverse esigenze di ciascuno, con un approccio agro-ecologico, come si evince dagli studi di Francesca Pisseri.

I pascoli vengono gestiti tramite turnazioni e rotazioni. Tali tecniche consentono ottenere il mantenimento di prati-pascolo stabili, con ottimi apparati radicali, che preservano il terreno dalla erosione e dal dilavamento.

Lavoriamo molto sulla relazione uomo-animale, nell’ottica di una buona convivenza tra specie.

Ci sono tre mandrie di fattrici che vivono allo stato brado, con il toro presente tutto l’anno, e hanno tutte le corna: marchigiane, limousine e meticce.
Queste hanno origine dall’incrocio di una mandria maremmana già presente in azienda, con tori charolaise, limousine e marchigiani.
Le vacche sono di grande mole, con corna lunghe e appuntite, buon sviluppo del treno anteriore e posteriore, cute robusta, piedi ben conformati, giogaia pronunciata, colori che vanno dal castano scuro al castano chiaro, al rossiccio, alcune presentano pezzature. La conformazione della testa si presenta variabile, così pure la conformazione del treno posteriore, che in alcune si presenta più sviluppato. La evidente mancanza di standardizzazione dei caratteri evidenzia la presenza di variabilità genetica nel gruppo, elemento fondamentale per la espressione della resilienza.

Da circa 6 anni l’allevamento è seguito dalla dr Francesca Pisseri, sia per la parte sanitaria che per quella gestionale, che fin dall’inizio ci ha consigliato di lavorare sul gruppo delle meticce e di non dismetterle

come invece ci era stato consigliato.
Il primo intervento riguardava la docilità della mandria che nel passato non era stata gestita adeguatamente, e si presentava sospettosa, selvatica e con rapide reazioni di fuga all’avvicinarsi delle persone. Abbiamo definito meglio e ristretto le zone di pascolo e chiesto al mandriano di passare più tempo con loro per farle abituare all’uomo, lavorando sulla relazione uomo/animale nell’ottica della etologia collaborativa.
Abbiamo modificato le zone dedicate alla cattura degli animali costruendo un incastrino antistress ispirato ai progetti dell’etologa Temple Grandin. Nell’arco di pochi anni la docilità della mandria è molto migliorata.
La mandria delle meticce ha unʼetà media di 10.5 anni, mentre per marchigiane e limousine di 6.7.
 La longevità della mandria è indicativa di rusticità, bassa incidenza di patologie, e del particolare adattamento che gli animali hanno nei confronti dell’ambiente aziendale.

Essa è un grande fattore di economicità aziendale in quanto riduce il numero dei capi da inserire nella quota di rimonta. La mandria è caratterizzata da grande fertilità, comprese le vacche più anziane. Nellʼultimo anno vi sono stati 4 parti gemellari, senza che si presentassero problemi nella crescita dei vitelli, in quanto il loro latte è abbondante.

La mandria delle meticce manifesta una grande resistenza alle malattie: esse non hanno avuto incidenti al parto negli ultimi tre anni e partoriscono con facilità e regolarità. Lʼinterparto medio della mandria dell’anno 2017 è di 11,5 mesi, mentre per le limuousine è 12 e per le marchigiane è 12,8. Le meticce sono anche molto adattabili e rustiche in situazioni di stress ambientali. Sono molto flessibili nellʼalimentazione e gradiscono ogni tipo di fieno anche se grossolano o mai assaggiato come è successo con lʼintroduzione di fieno di sorgo da foraggio.

Gli accrescimenti medi dei vitelli meticci sono molto buoni e abbiamo notato che sono pronti per essere macellati tra i 18 e 20 mesi come i limousine. I marchigiani sviluppano bei pesi ma per avere dei capi ben finiti necessitano di arrivare a 22/24 mesi con il nostro metodo di alimentazione. Utilizziamo molti foraggi. Erba nella stagione primaverile e autunnale e fieni misti e di medica. Lʼapporto delle granaglie è limitato ad un 20% della loro razione alimentare in fase di finissaggio. Monitoriamo la presenza dei parassiti tramite indagini parassitologiche.
Abbiamo iniziato ad allevare qualche manza per mantenere costante il numero dei capi. Le manze sono abituate allʼuomo. Al momento dello svezzamento introduciamo un poʼ di schiacciato di granaglie che i vitelli apprezzano assai. E quando li rimandiamo al pascolo continuiamo a dare loro questo mangime che chiamiamo di cortesia che contribuisce a mantenere la relazione tra uomo e animale

Tutte le mandrie sono curate con terapie di sostegno omeopatiche, che mantengono elevate le difese immunitarie. Si utilizza lʼomeopatia anche per la prevenzione delle parassitosi, delle principali malattie e per le cure ai neonati. Non abbiamo la necessità di usare antibiotici perchè lʼalimentazione naturale con erba e fieni e la quantità limitata di granaglie mantiene la buona salute del rumine.

Stiamo valutando come procedere e pensiamo di osservare le caratteristiche di questa mandria per selezionare le manze da rimonta in base a caratteristiche di longevità, rusticità e resistenza alle malattie.

Anna

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