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Gli effetti del maltempo nell’Azienda Agricola Boccea

Gli effetti del maltempo nell’Azienda Agricola Boccea

Siamo stati sommersi dalla pioggia in inverno e anche in primavera.  I terreni erano intrisi d’ acqua e le tardive semine dei cereali sono state fatte in condizioni pessime. Pur di portare a termine il lavoro abbiamo sfidato le molte buone regole dell’agricoltura biodinamica che sconsigliano di lavorare un terreno troppo umido e raccomandano poche lavorazioni. Ma, altrimenti, non avremmo potuto seminare né gli erbai per fare il fieno per le nostre mucche né il grano -messo a marzo sic!!!-, né l ‘orzo. Comunque il raccolto dei cereali d’inverno sarà scarsissimo e problematico. Va meglio per il favino, il sorgo e il girasole.
I nostri bovini avranno da mangiare. Ora, tra una pioggia e l’altra, stiamo cercando di portar via un bel fieno. Per fortuna -nella sfortuna- la semina marzolina così tardiva ci ha aiutato. Se avessimo seminato quando si doveva, cioè tra ottobre e novembre, sarebbe tutto passato e avremmo raccolto solo paglia!
bovini pascoloLa natura forse si compensa da sola. Un infestante che si chiama romice ha invaso uno dei campi di grano. Le piogge continue hanno reso il terreno asfittico; il romice si è sviluppato grande e numeroso e la sua radice possente ha contribuito ad aerare e aprire il terreno. L’anno prossimo, lì, metteremo un erbaio dopo aver rippato (lavorazione profonda che rompe la suola impermeabile che si forma passando sui terreni con i trattori) per aprire e arieggiare il terreno (ce lo ha detto il romice…) e ben estirpato (per ridurre la presenza del romice che invece non ci piace nell’ erbaio e anche nel futuro cereale).
Anche l’orto sta penando con queste temperature così fresche! Per fortuna c’è la serra e maggio è andato bene!SerraMa giugno… Tutto quello che abbiamo piantato all’aperto è ancora piccolo.

coltivazioni esterne

In compenso, mentre pomodori, melanzane, cetrioli, zucchine – le verdure estive per intenderci – sono ancora indietro, gli spinaci continuano a ricrescere.
Come sempre confidiamo in madre natura: pochi giorni di sole e temperature estive e si riparte.
Stiamo anche riflettendo sulla grande importanza e utilità dei drenaggi e dei fossi. Per anni si è perso lo stimolo a preservare e curare i suoli. Se si vuole fare  agricoltura biologica seria si deve pensare a regimentare le acque. Un terreno ben drenato mantiene sane le piante. Si lavora più facilmente, si riduce l’erosione della sostanza organica e si controllano più facilmente i parassiti (e le mucche ringraziano).

Vi terremo aggiornati sulla situazione!

Anna

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Commenti

  1. mariagrazia cella ha detto:

    Salve Anna,sono mgrazia cella, ho conosciuto la sua azienda attraverso Carlo Noro, con cui feci dei corsi di agric.biodin..apprezzo moltoi suoi articoli per come ama condividere il suo lavoro e i suoi progetti dell’azienda con il popolo del web..le auguro di continuare cosi..e’ come se le coscienze si attivino..e in piu si impara sempre qualcosa…la ringrazio..e buona giornata

    1. Grazie a lei Mariagrazia. Credo sia necessario scambiare le proprie esperienze e condividere il proprio lavoro. Si impara sempre qualcosa.
      Buona giornata,

      Anna

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