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Come si differenzia la carta

Come si differenzia la carta

Chi di noi non si è chiesto, davanti all’ennesimo materiale da imballo, dove deve essere gettato? Va nell’indifferenziata o nella plastica? Nella carta o nell’umido?

Cerchiamo allora di fare chiarezza, per quanto possibile, iniziando dal capitolo “carta”.

L’Italia ricicla ogni anno circa 3 milioni di tonnellate di carta con una percentuale di riciclo degli imballaggi cellulosi dell’81,1%, un risultato importante se si pensa che gli obiettivi previsti dalla normativa europea fissano il tasso di riciclo da raggiungere entro il 2025 al 75% e quello da raggiungere entro il 2030 al 85%. Pensate che 20 anni fa si raccoglievano 17 kg di carta per abitante, mentre oggi la media a livello nazionale supera i 56 kg/abitante (+229%).

Ovviamente questo successo passa attraverso la disponibilità di ognuno di noi a separare correttamente i rifiuti  e nel caso della carta saremmo pronti a pensare che tutta la carta sia riciclabile … in effetti lo è ma con alcune importanti eccezioni:

  • fazzolettini per il naso sono prodotti con una tecnologia “antispappolo” che li rende inidonei al riciclo, quindi vanno gettati nell’indifferenziata;
  • La carta oleata con cui si conservano i salumi o i formaggi non è riciclabile, quindi va gettata nell’indifferenziata a meno che la parte in plastica e la parte in cellulosa non siano separabili: in questo caso le due parti vanno gettate nei relativi contenitori;
  • La carta forno deve essere gettata nell’indifferenziata;
  • cartoni della pizza o del cibo da asporto, se sporchi di cibo o olio non possono essere riciclati e vanno quindi gettati nell’indifferenziata;
  • Gli scontrini sono prodotti con la carta termica che è inadatta al riciclo, anche loro vanno gettati nell’indifferenziata;
  • La carta sporca di sostanze velenose come le vernici o i solventi, va gettata nell’indifferenziata;
  • Se uno scatolone presenta punti metallici o nastri in plastica o pvc, prima di essere inserito nel contenitore della carta, va depurato di questi elementi che ne impedirebbero il riciclo;
  • pirottini dei cupcakes possono essere gettati nella carta solo se non sono sporchi di cibo, se lo sono e sono certificati compostabili, vanno gettati nell’umido, perché biodegradabili .. altrimenti anche loro vanno nell’indifferenziata;
  • Piatti e bicchieri di carta vanno gettati nell’indifferenziata a meno che non siano compostabili, nel qual caso vanno gettati nell’umido;
  • La carta autocopiante (carta carbone) va gettata nell’indifferenziata;
  • tetrapack sono materiali accoppiati di plastica, carta e alluminio a volte. A Roma, Milano e Napoli, devono essere conferiti nella carta, stando attenti a separare le parti in plastica del tappo e del beccuccio che vanno gettate nell’apposito contenitore!

Ricordiamoci infine che il materiale Carta che può essere riciclato evidenzierà i seguenti simboli numerati da 21 a 39.

Mentre i materiali accoppiati (tipo tetrapack) che possono essere conferiti nella carta presentano i seguenti simboli, dove la “C” prima del codice “PAP” indica appunto la prevalenza della carta sui restanti materiali.

Azienda Agricola Boccea è molto sensibile ai temi della sostenibilità e del riciclo ed infatti sta rivedendo tutti i propri materiali da imballaggio perché non solo provengano da fonti rinnovabili ma anche e soprattutto per facilitarvi nel loro conferimento: tutti i nostri cartoni sono in carta riciclabile, così come le etichette e il nastro  e possono essere conferiti nella carta senza nessuna operazione preliminare.

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