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Perché Biodinamico?

Perché Biodinamico?
Contadini anni '60

Mi sono decisa che non si poteva più continuare a rovinare i terreni ereditati dai nostri nonni (i padri  purtroppo erano troppo acritici nei riguardi della scienza e del progresso) a causa di un’esperienza personale abbastanza tragica che mi è successa qualche tempo fa.
In un’azienda di famiglia mi faccio convincere da un consulente agronomo, tecnicamente preparatissimo sulla chimica dei fitofarmaci, a coltivare un orto industriale. Ahimè ho buttato tanti soldi con un risultato produttivo ridicolo. Ho incontrato commercianti che mi stritolavano perché non sapevo come vendere le monocultura di zucchine o di pomodori. Ho fatto buttare su quei terreni tonnellate di liquidi puzzolenti. Perfino i miei collaboratori erano scioccati e mi dicevano che mai avrebbero mangiato quelle cose. E lo pensavo anch’io… Sono stata malissimo. Era un fallimento su tutta la linea e l’agronomo comunque voleva i suoi soldi perché tanto a lui cosa importava come andavano le cose per l’agricoltore?? È finito tutto in un grande vaffa
Dopo qualche tempo passato a leccarmi le ferite e a studiare sono arrivata alla conclusione che avrei ricominciato ma adottando un sistema completamente diverso.
Ci si riempiva già la bocca parlando di agricoltura biologica. Ma non c’era nessuna indicazione metodologica su quali pratiche usare per migliorare sensibilmente la quantità di humus nei terreni e quindi ottenere produzioni adeguate anche nella qualità. L’approccio più comune era del tipo “fai come prima ma stai un pò più attento alle rotazioni e usa letame e concimi organici di origine animale e fitofarmaci meno dannosi e ammessi dal sistema”. Un bagno di sangue per l’economia di un’azienda. Poi ho incontrato a Labico un agricoltore anche filosofo,Carlo Noro, che mi ha introdotto al metodo biodinamico senza parlarmi però solo di pianeti e forze astrali.

Cos’è la biodinamica?

Per chi non lo sapesse, la biodinamica è stata inventata da Rudolph Steiner, filosofo, scienziato e ricercatore. La sua idea era che i nostri sensi e la nostra mente ci permettessero di avere accesso ad una realtà, o meglio ad una parte di realtà e che questa parte però non esaurisse il tutto.

Rudolf Steiner

Rudolf Steiner

In questa parte di mondo occulto esistono forze che agiscono sul nostro mondo fisico e psichico che noi non sappiamo come cogliere. Bene, Rudolf Steiner ha provato a descrivere una Scienza dello Spirito. In quest’ottica si è anche occupato di agricoltura e ha introdotto un concetto olistico in cui tutte le cose sono espressione del  vivente e quindi collegate fra loro. L’azienda agricola diventa allora un organismo e così va trattata.
La parte interessante è il metodo messo a punto poi negli anni da altri agricoltori biodinamici: la rotazione delle culture, l’utilizzo dei sovesci per migliorare i terreni all’inizio della conversione, l’utilizzo di letame rigorosamente compostato e mai fresco nell’orto, la lotta all’erosione e la cura della struttura umica del terreno,  mantenendo i campi i inerbiti con prati permanenti (anche tra le file della vigna e degli ulivi). E poi le consociazioni culturali virtuose nell’orto, le minime lavorazioni insieme alla proibizione di utilizzare  alcuni attrezzi come gli aratri e le frese o altri strumenti che polverizzano il terreno danneggiandone la struttura, l’assoluto divieto di spargere fitofarmaci e, infine, la cura dell’osservazione dei fenomeni naturali dai quali si traggono insegnamenti utili.
L’invenzione originale di Steiner sono i preparati biodinamici, meglio conosciuti come 500 corno letame e 500 corno silice. Il 500 corno letame ,da studi fatti, risulta essere un concentrato di microorganismi che digeriscono la sostanza organica trasformandola in humus grazie anche ad un sistema di preparazione che ne provoca la proliferazione esponenziale in acqua. Il 501 corno silice invece agisce sulle foglie e sembra influire positivamente sul processo della fotosintesi clorofilliana.

500 Cornoletame

500 Cornoletame

Insomma, dopo la bruttissima esperienza vissuta, grazie a Carlo Noro ho appreso un metodo che si è dimostrato pratico e funzionale, in sintonia con la natura e i suoi cicli, e vantaggioso per la salute della terra e dell’uomo.

Anna

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Commenti

  1. Antonietta ha detto:

    MI volevo informare da voi per sapere cos’era il cosi chiamato corno silice, dato che sto provando coltivare l’orto e il campo delle patate biologicamente e cosi leggendo un calendario delle semine ho trovato sto(corno silice)e non sapevo cos’era, la bio università invece credo che sia alternanza tra prato naturale e campo, cosi ho fatto per le patate.

    1. Buongiorno Antonietta,
      il corno silice o 501 è uno dei preparati biodinamici. È composto di cristalli di silicio. Va dato sulla vegetazione. La biodiversità è un modo per descrivere la varietà di specie vegetali presenti in un appezzamento o in un campo. Nell’orto si preferisce alternare file di colture diverse in uno stesso appezzamento. E poi anche la lotta alle infestanti non è mai radicale. Le consiglio di far riferimento al sito di Carlo Noro per i preparati biodinamici: http://www.biodinamicanoro.it.

      Anna

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