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La Diversificazione delle Pratiche Colturali riduce le Differenze Produttive tra Agricoltura Biologica e Convenzionale

La Diversificazione delle Pratiche Colturali riduce le Differenze Produttive tra Agricoltura Biologica e Convenzionale

Oggi l’agricoltura sta mettendo a dura prova  la biodiversità dell’ecosistema, i suoli, l’acqua e l’atmosfera stessa. Queste tensioni saranno sempre più macroscopiche se  le tendenze attuali di crescita della popolazione mondiale, dei consumi di carne, di energia, degli sprechi di cibo continueranno con questi ritmi.

Perciò i sistemi agricoli che sono altamente produttivi e che minimizzano l’impatto sull’ambiente sono disperatamente necessari. Durante gli ultimi 10 anni si e’ molto dibattuto su come come  l’agricoltura biologica possa contribuire alla produzione di cibo in un mondo con una popolazione in crescita . In questo studio si è cercato di comprendere meglio il problema alla luce di una ricerca fatta con una gran quantità di dati  raccolti su larga scala nell’ultima decade.

È stato provato che le rese del biologico sono solo del 19,2{db4952b922c89c84a11c12771c340231974b29b1a546ab41269169aff40af8ea} inferiori a quelle dell’agricoltura convenzionale. Una percentuale assai inferiore rispetto a quella dei dati precedenti. Le pratiche che introducono la biodiversità nella gestione agricola, come le rotazioni colturali e le coltivazioni promiscue, riducono le differenze produttive ulteriormente: rispettivamente 9{db4952b922c89c84a11c12771c340231974b29b1a546ab41269169aff40af8ea} e 8{db4952b922c89c84a11c12771c340231974b29b1a546ab41269169aff40af8ea}.
Questi risultati promettenti si basano su una robusta analisi di una grande quantità di dati su larga scala e suggeriscono che servono investimenti appropriati e ragionati nell’agroecologia per migliorare la gestione e i risulati dell’agricoltura biologica. Mettere a punto dei metodi agroecologi nelle aziende agricole potrebbe contribuire a ridurre completamente il gap esistente fra i due sistemi.
agricola boccea agroecologia differenze tra agricoltura biologica e convenzionale_a_Se si cominciasse a lavorare in questo senso nelle università, con l’aiuto di fondi statali per finanziare la ricerca, si potrebbero a breve raggiungere risultati strabilianti. Il processo di ripristino della fertilità dei suoli sarà graduale ma ricco di benefici. Pensiamo ai soldi che vengono spesi per sistemare i danni ambientali provocati dall’erosioni, dall’inquinamento dei terreni e delle falde acquifere, dalla perdita di biodiversità: le zone senza vita degli oceani, l’eutrophizzazione, gli effetti dei pesticidi sugli uomini e sulla fauna selvatica, l’emissione di gas serra e i danni idrogeologici.

Il sistema agricolo convenzionale, così produttivo (ma lo è veramente?) causa infatti problemi ambientali che producono costi che ricadono sulla comunità. In più, nonostante si produca cibo in eccesso, oltre un miliardo di persone ancora è denutrita. La fame, l’insicurezza del reperimento degli alimenti e delle risorse idriche, i danni ambientali continueranno ad aumentare con i ritmi di crescita della popolazione mondiale, insieme ai consumi di cibo, di energia e dei relativi sprechi. L’attuale sistema produttivo produce surplus di cibo su scala globale ma un miliardo di persone soffre ancora la fame.

Per mantenere la capacità del nostro pianeta di produrre cibo  è imperativo che si adottino il prima possibile pratiche culturali sostenibili e capaci di recuperare la fertilità dei terreni. Purtroppo queste attività culturali vengono percepite come inadatte a produrre raccolti abbondanti e quindi ci si trova davanti al seguente enigma: come mantenere o incrementare la produzione di cibo senza sacrificare la sostenibità e la capacità di recupero dell’ambiente?

Analisi precedenti hanno dimostrato che migliorare la distribuzione delle derrate alimentari e ridurre gli sprechi e i consumi di carne già potrebbe contribuire a soddisfare in maniera sostenibile la richiesta di cibo per il futuro. Purtroppo ancora non è chiaro come si farà ad andare in questa direzione.
agricola boccea agroecologia differenze tra agricoltura biologica e convenzionale _

Gli avvocati della produzione sostenibile si stanno concentrando sull’efficienza produttiva cercando di ridurre i costi economici e ambientali. Ma l’enfasi sull’efficienza non ci porta necessariamente a sviluppare sistemi sostenibili e resilienti. Per ottenere una vera sostenibiltà ambientale dovremo coltivare i cibi in maniera tale da proteggere, usare e rigenerare i mezzi dell’ecosistema. Questa ricerca è importante perchè proprio grazie alla verifica dei dati produttivi che mostrano differenze sempre minori si potrà avere un interesse a incentivare una vera agroecologia.

L’agroecologia, l’ecologia intensiva, la biodinamica, la permacultura, la diversificazione delle colture e i sistemi per rigenerare i terreni usano tecniche che specificatamente incoraggiano le interazioni ecologiche che generano la fertilità dei suoli, il riciclo dei nutrienti e la loro ritenzione nel terreno, la conservazione delle risorse idriche, il controllo degli insetti e dei patogeni, l’impollinazione naturale.
agricola boccea agroecologia differenze tra agricoltura biologica e convenzionale9_Il sistema più praticato oggi è l’agricoltura biologica in alternativa a quella convenzionale. Ma l’agricoltura biologica oggi purtroppo non segue tutte le pratiche di un’agricoltura sostenibile che abbiamo elencato. In ogni caso, sulla sostenibilità performa meglio di quella convenzionale.

Tratto dall’articolo pubblicato su Royal Society Publishing: “Diversification practices reduce organic to conventional yeld gap” | di Lauren C. Ponisio, Leithen K. M’Gonigle, Kevi C. Mace, Jenny Palomino, Perry de Valpine, Claire Kremen

Anna

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Commenti

  1. carlo noro ha detto:

    Forse è vero che il biologico e il biodinamico producono di meno.
    Ma il reddito-economia va visto non nell’immediato, ma nel tempo. Il reddito-economia va visto nella sua complessità nel suo capitale che è il terreno e non i soldi in banca, questi sono il reddito che stiamo ripagando con gli interessi che dobbiamo ridare fino all’ultimo centesimo. L’Industria chimica ci sta spolpando vivi, sono fiducioso perché tanta gente oramai si sta svegliando e tanti agricoltori stanno capendo che la via che avevano presa era sbagliata.
    Buon lavoro
    carlo noro

    1. È proprio vero che l’agricoltura industrializzata basata sulla chimica infligge a noi tutti costi non contabilizzati ufficialmente ma reali. Ho trovato interessante questa ricerca perché la motivazione era basata su questo argomento: questo modo di fare agricoltura non è più praticabile ne sostenibile. L’altro fattore interessante è che i ricercatori hanno messo in evidenza l’importanza delle pratiche colturali che riguardano il mantenimento della fertilità e della biodiversità. Differenze di rese così limitate tra i due sistemi dovrebbero suggerirci che la scelta è quasi obbligata. Smettiamo di credere a chi ci vende soluzioni e miracoli che poi si pagano anche con gli interessi.

      Grazie Carlo!
      Anna

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