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Cavolo cappuccio: proprietà e utilizzi

Cavolo cappuccio: proprietà e utilizzi

Il Cavolo Cappuccio era conosciuto ed apprezzato sin dagli Antichi Greci che lo credevano un dono degli Dei. Originario dell’Europa dell’Est e Asia Minore, venne poi diffuso dagli Antichi Romani e dai Celti in tutto il continente europeo; successivamente i conquistadores Spagnoli lo portarono con sé nel continente Americano dove si diffuse grazie alla facilità di coltivazione.

Presente sulle tavole invernali di tutta Europa, il cavolo cappuccio sia nella versione bianca che rossa, si presta ad essere consumato sia crudo in insalata che cotto (stufato), fermentato (come crauti o kimchi) oppure in agrodolce.

Composizione: Acqua, Carboidrati, Zuccheri solubili, Fibre, Proteine, Calcio, Vitamina C, Fosforo, Potassio, Sodio, Ferro.

Calorie per 100 gr: solo 25 kcal. Grazie alle ridottissime calorie e alla sua capacità saziante, è spesso presente nelle diete ipocaloriche perché favorisce la disgregazione degli accumuli di grasso dell’all’addome.

Proprietà: grazie alla presenta di vitamine del gruppo B e C, di antiossidanti, calcio, omega 3 e 6, ferro e fibre, il cavolo cappuccio è uno degli ortaggi più salutari che esistano in natura. Pensate che contiene oltre 45 tipi di flavonoidi che ne fanno un alimento dalle incredibili proprietà antinfiammatoria e antiossidanti molto valido nella lotta allo stress.

Gli acidi grassi di cui è ricco svolgono un’azione protettiva di cuore e arterie, infatti grazie alla presenza di sulforafano, il consumo abituale di cavolo cappuccio (e di tutti gli ortaggi della famiglia delle crucifere) riattiva l’Nrf2, la proteina che mantiene i vasi sanguigni liberi dal grasso, aiutando nella prevenzione di eventi morbosi come angina, infarto, ictus e arteriosclerosi.

Alcuni studi hanno appurato che grazie alla presenza di una sostanza chiamata indolo-3-carbinolo, l’assunzione regolare di questo alimento (meglio se crudo) è, inoltre, in grado di stimolare la riparazione del DNA e quindi di bloccare la crescita delle cellule tumorali (in particolare del colon-retto).

È inoltre noto come l’American Cancer Society abbia da tempo riconosciuto che alcuni nutrienti contenuti nel cavolo siano di ausilio in caso di infiammazioni delle vie respiratorie, artrosi, gastriti, ulcere, coliti e affaticamento.

Come scegliere un buon cavolo cappuccio: deve essere di un bel verde brillante o di un bel rosso scuro, le foglie devono essere ben chiuse e deve essere sodo al tatto. In generale, il cavolo cappuccio di grandi dimensioni ha un sapore più delicato rispetto a quello dei cavoli più piccoli (anche se poi quelli più piccoli sono forse più facili da gestire nel frigorifero di casa). È bene tenere presente che un cavolo raccolto dopo una gelata è più dolce di uno raccolto prima.

Come si pulisce: è necessario scartare le foglie più esterne dure o danneggiate. Dopo averlo lavato esternamente per eliminare le tracce di terra o sporco, si consiglia di asciugarlo con della carta e di dividerlo in quattro spicchi: attenzione ad utilizzare solo coltelli in acciaio inox o di ceramica perché contrariamente i bordi delle fette del cavolo annerirebbero. Da ciascuno spicchio è quindi necessario eliminare il torsolo e tagliare le foglie a listarelle sottili per consumarlo cotto o crudo.

Come si cucina. Per sfruttare al meglio le tante proprietà del cavolo cappuccio, si consiglia il suo utilizzo a crudo in insalata, tuttavia è possibile consumarlo cotto al vapore (cottura per non più di 5 minuti) e poi condito con olio, pinoli e aceto balsamico per renderlo ancora più gustoso.

Ovviamente è possibile consumarlo stufato in tegame con aglio e peperoncino, con vino o aceto, fermentato per la preparazione dei crauti oppure in agrodolce.

Il succo di cavolo cappuccio preparato con la centrifuga è un potente disintossicante da bere ma anche un buon rimedio per alleviare la stanchezza degli occhi dopo aver lavorato davanti ad un computer o aver guardato troppa televisione: basta inumidire della garza o dei dischetti di cotone con il succo fresco di cavolo e lasciare agire sugli occhi per circa 15 minuti.

Conservazione. Il cavolo cappuccio si conserva fino anche a due settimane nel frigorifero tra 0 e 4 gradi, ben chiuso in una bustina per alimenti. È bene conservarlo intero per non disperdere nutrienti e vitamine. Una volta iniziato o tagliato è preferibile consumarlo nei due o tre giorni successivi.

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