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Riccardo Macari | Il Potatore di Oliveti

Mi parlò di Riccardo Macari per la prima volta Ylenia Granitto, brillante giornalista dedicata al mondo dell’olio. Era stato campione italiano di potatura e insieme a questo riconoscimento ne aveva collezionati molti altri. Macari infatti era stato il potatore eccellente di oliveti importanti e riconosciuti nel mondo per la loro produzione di oli d’indiscussa qualità. Mio marito e io volevamo riformare il nostro uliveto biologico. Sapevamo che per poter ottenere un olio di qualità era necessario curare ogni fase del processo e che degli olivi potati correttamente, con i rami liberi attraverso i quali potevano passare aria, vento e raggi del sole, si sarebbero ammalati di meno e avrebbero reso di più. Volevamo che il nostro uliveto fosse curato, sano, semplice da gestire.

Fin dalle prime battute mi resi conto di avere a che fare con una persona seria, competente e di grande esperienza. Mi iscrissi al corso di potatura e gestione dell’uliveto da lui tenuto ed ebbi modo di apprezzarne le capacità didattiche, in campo e sui banchi.

Riccardo Macari, è un giovane uomo, alto e forte, ottimista e molto gentile. Per capire di che pasta sia fatto basta guardarlo negli occhi, che per inciso sono azzurri e molto belli. Oltre a essere potatore professionista di olivi, è produttore di olio, tecnico vivaista specializzato in olivicoltura, perito agrario ed esperto in marketing per la valorizzazione dei beni culturali e dei prodotti enogastronomici del Lazio, nonché assaggiatore d’olio. “Cosa farai da grande?”- gli chiedo – “Quel che faccio ora.”- mi risponde – “Stare in campo tutti i giorni dell’anno esclusi quelli in cui piove.”

Consiglio a tutti i produttori di passare del tempo con Riccardo in campo. Con lui potrete capire molto del vostro uliveto. Con gran semplicità vi trasporterà nel suo mondo, in cui conoscenza tecnica, esperienza, duttilità, senso estetico e manualità si intrecciano in maniera fluida. Ad ogni pianta dedica il tempo necessario, senza automatismi. Ne osserva il tronco, i rami, le foglie, riconoscendone tipologia, punti deboli, qualità. Avete presente i grandi stilisti di moda? Ecco, Riccardo “taglia” gli ulivi come se fossero pezzi unici, cuce l’oliveto su misura, disegna il paesaggio con tratto personale.

Da “I ritratti di Domitilla Calamai”, scrittrice e produttrice di olio. In questo primo ritratto – Riccardo Macari –  potatore di oliveti riconosciuti nel mondo per la loro produzione di oli d’indiscussa qualità.

Via Olissea.

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Bacio all’Olio | Premio: Il Nostro Olio Evo Solaria è tra i Migliori Oli d’Italia

di Giacomo A.Dente, Il MESSAGGERO

L’Olio sa Incantare i Sommelier del Vino. Premiati i migliori extravergine d’ Italia. Per ognuno abbinamenti differenti. Gli chef francesi più quotati portano in tavola il nostro prodotto invece del burro.

LA DEGUSTAZIONE «Al Nord la Taggiasca ligure o la Casaliva del Garda, il Frantoio, il Leccino e il Moraiolo in Centro Italia, ma anche la Dolce Agogia del Trasimeno in Umbria, la Carboncella e la Caninese nel Lazio, la Rotondella, l’Ortice e la Ravesce in Campania, la Coratina in Puglia, la Carolea in Calabria, in Sicilia la Nocellara del Belice o ancora la Bosana in Sardegna. Davvero le varietà degli olivi è ricca quanto il mondo dell’ uva per il vino» si entusiasma Franco Ricci, vulcanico Presidente della Fondazione Italiana dei Sommelier. L’occasione è la grande kermesse che, sabato scorso, ha festeggiato la premiazione a Roma nell’Hotel Rome Cavalieri, il luogo del mitico Heinz Beck, i migliori extravergini d’ Italia. «È cominciato tutto con un grande maestro come Gino Veronelli – aggiunge Ricci -che mi ha incoraggiato a una nuova sfida per mettere in campo la consolidata esperienza dei nostri sommelier anche nel mondo dell’ extravergine. L’Associazione Italiana Sommelier dell’ Olio è nata così a Roma nel 2004 con l’ intento di preparare i professionisti della ristorazione, i produttori, i venditori, gli appassionati e i consumatori.

L’olio negli ultimi tempi è diventato un grande trend, tanto che i migliori cuochi stellati francesi sempre più spesso portano in tavola l’ olio invece del burro per accompagnare il pane». La Guida agli Oli d’Italia, un prodotto curato fin dal 2005 dai sommelier (si trova anche online su www.bibenda.it), rappresenta un grande viaggio lungo l’ oliveto Italia e racconta quel Gotha dei produttori di extravergine che abbiamo premiato lo scorso sabato al Rome Cavalieri, in attesa di marzo, quando le classifica sarà allargata alle migliori aziende della campagna olearia in corso.

L’ANALISI – Al top ci sono poco più di duecento aziende, delle quali solo 49 premiate col massimo riconoscimento delle Cinque Gocce. Molti dei top sono legati anche al mondo del vino (basti pensare, in Toscana, a Petra, Fonterutoli, Fontodi, Felsina), ma compaiono anche tanti grandissimi outsider, come l’ Agricola Boccea, incantato luogo biologico alle porte di Roma, dove Anna Federici produce un cru intenso di grande sapore.

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Riccardo Altamura, appassionato titolare del Tempio dell’Oro a Città della Pieve, oltre che Cinque gocce grazie a un prodotto di raffinata intensità, insiste sulla professionalità: «L’olio ha un sapore e una personalità spiccata, ecco perché occorre creare dei professionisti che sappiano valorizzarne il carattere, ma anche gli abbinamenti». Gli fa eco Francesco Giuliacci, oil maker del Tempio dell’Oro. «È necessario partire dall’ analisi organolettica. Come per il vino, si tratta di degustare l’olio, stabilirne il profumo, la struttura, il carattere per poterlo poi armonizzare con il cibo. Da dolce e leggero a molto forte e deciso ci sono mondi molto diversi».

Franco Ricci si diverte a questo punto a tentare dei consigli pratici: «Il sapore si sente bene sulle patate lesse schiacciate. Con insalata fresca, pesce crudo, frittura, ma anche per la pasticceria. Cultivar come la Taggiasca del Ponente ligure o la Casaliva del Garda. Un olio intenso, dal profumo marcato come la Caninese, si potrà provare su minestre e zuppe».

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Olio Extravergine d’Oliva Biodinamico Solaria 2017 – Un’annata di Gran Qualità

L’Olio EVO biodinamico Solaria di quest’anno è un grande olio: un gustoso blend decisamente fruttato ed equilibrato, ricco di proprietà antiossidanti.

Il colore è verde brillante con riflessi dorati. Il profumo ricorda quello dell’erba fresca, del carciofo e del rosmarino. È un olio decisamente fruttato. Il gusto è caratterizzato da un bel piccante e da un gradevole amaro che anche in bocca ricorda sentori di erba fresca, di carciofo, di piante aromatiche e mandorle.

È ottimo con tutte le zuppe, sia di legumi che di verdura, con i sughi e le carni grigliate e arrostite. Il piccante e l’amaro in questi oli extravergini di oliva naturali sono anche il segno della presenza di una notevole quantità di sostanze antiossidanti come i polifenoli e la vitamina E.
agricola-boccea-olio-evo-biodinamico-solaria-2017-agricoltura-bio-roma-3Il clima è cambiato. È un dato di fatto sia per gli scienziati che per gli agricoltori più anziani. Lo ripetiamo anche quest’anno. L’interminabile estate, il caldo torrido e la siccità hanno dato luogo a condizioni estreme e molto diverse rispetto agli altri anni.

A fine primavera la fioritura degli olivi era esplosiva. Gli alberi erano carichi di mignole e si preannunciava un raccolto abbondante. Poi ha smesso di piovere, non c’è stata acqua per mesi e le temperature hanno superato abbondantemente per settimane i 30°.
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C’è stata una cascola dei fiori abbondante. Ma questo clima così estremo non ha permesso alla mosca olearia e altre malattie fungine di svilupparsi. L’oliveto è stato sanificato dal gran caldo. Le piogge di settembre hanno fatto gonfiare le olive e così il temuto sapore di legno dell’oliva stressata dalla siccità è stato evitato. Abbiamo iniziato la raccolta il 25 settembre. Da noi le olive maturano in anticipo rispetto alle zone collinari interne del Lazio.
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Abbiamo raccolto le olive all’inizio dell’invaiatura. Erano bellissime, grandi, sane spettacolari. Il risultato è una grande olio extravergine di oliva biodinamico Solaria. Alcune varietà, come Leccino e Rosciola, erano più colorite, mentre Frantoio e Canino erano ancora verdi. La raccolta al momento giusto permette alle olive di esprimersi nell’olio con tutti i profumi e con le sostanze antiossidanti come i polifenoli e tocofenolo (la vitamina E.)
agricola boccea agricoltura bio roma olio evo biodinamico solariaL’olio extra vergine di oliva dei nostri giorni può essere molto più buono di prima, se si seguono alcune attenzioni particolari.

È obbligatorio raccogliere le olive all’inizio dell’invaiatura. È un fenomeno che varia da zona a zona e dipende dal clima e dalla varietà. Anche il tempo della raccolta può variare in base alla latitudine e all’altitudine. Prima si aspettava che le olive maturassero bene; si attendeva che diventassero scure e ben colorite. Poi si raccoglievano quando erano quasi pronte a cadere. C’era chi addirittura aspettava che cadessero.

Si lasciavano anche 2 o 3 giorni in luoghi areati prime di iniziare la molitura con le presse. La pasta veniva macinata con mulini di pietra o di acciaio ed era esposta all’aria. Poi veniva spalmata sui dei dischi di materiale vegetale o plastica e poi pressata. Ne usciva un liquido scuro che rimaneva a contatto con l’aria. A quel punto un separatore divideva l’olio dall’acqua e qualcuno lo filtrava.
agricola-boccea-olio-evo-biodinamico-solaria-2017-agricoltura-bio-romaIl tempo di attesa delle olive raccolte prima della molitura permetteva che iniziassero i processi degenerativi e ossidativi che poi fanno aumentare l’acidità dell’olio; i fiscoli mal lavati o impregnati di odori malsani potevano trasmetterli alla pasta di oliva.

Poi c’è stato l’avvento dei pesticidi che venivano abbondantemente irrorati sugli olivi quando si presentava la ormai famosa mosca olearia. Le mosche venivano parzialmente controllate (ma non nelle annate piovose perché la pioggia lavava le piante e il veleno finiva tutto nel terreno).

Se non finiva nel terreno restava sulle olive e poi finiva in bottiglia. Dagli anni ‘90 in poi si è cominciato a fare attenzione ai tempi di carenza (ma chi controlla?). Si dovrebbe analizzare l’olio per trovare le tracce del Rogor. Poi sono diventati attuali le sostanze che, accelerando la maturazione, aiutavano le olive a staccarsi dai rami per facilitare la raccolta meccanica degli impianti intensivi.

Noi del biologico siamo nei guai perché i prodotti ammessi sono cari e non funzionano. L’unica arma vincente è monitorare le olive e modulare l’inizio della raccolta a seconda della stagione.
agricola-boccea-olio-evo-biodinamico-solaria-2017-agricoltura-bio-roma_Le nostre olive non sono trattate con pesticidi. Abbiamo portato ogni giorno le olive appena raccolte al frantoio della Cooperativa dei Colli Etruschi di Blera, che ha una linea di produzione dedicata al biologico. Le olive sono state lavorate sempre entro le dodici ore dalla raccolta. L’impianto è tecnologicamente avanzato. Foglie, rametti e impurità vengono soffiati via e le olive vengono lavate più volte. L’impianto di macinazione e di estrazione e filtraggio è a ciclo continuo e tutto avviene all’interno di macchinari chiusi.

L’estrazione è ottenuta per centrifugazione con impianto Pieralisi a tre fasi.
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La conservazione dell’olio fino al suo confezionamento avviene in cisterne di acciaio inox al riparo da luce e aria. L’olio è confezionato presso il frantoio e quando arriva in azienda lo conserviamo in un ambiente climatizzato alla temperatura di 17°.

Anna

 

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Assaggio di EVO Italiani al Frieze Masters di Londra. Anche il Nostro Solaria

Che ci fa l’olio extravergine di oliva italiano tra i Picasso, i Magritte, i Fontana al Frieze Masters, la fiera dell’arte più importante d’Europa?

L’olio italiano ha debuttato come opera d’arte vivente grazie al progetto “Culture of Italian Olive Oil Tasting” della curatrice d’arte tedesco-americana Cornelia Lauf, insieme a suo marito olivicoltore Giuseppe Catalano di Malilli (olio I DUE LEONI).

Venerdì 7 ottobre, ospiti di Giorgio Locatelli, lo chef italiano stellato della Locanda Locatelli, Domitilla Calamai (Olio OSTI) e io, Anna Federici (Olio Solaria,) abbiamo presentato i nostri oli ad un folto pubblico di appassionati all’interno di Frieze Masters.
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Per la prima volta nella storia di Frieze, che ha sponsorizzato l’evento, “The liquid gold” è stato trattato come una vera e propria opera d’arte del made in Italy.

È stato un viaggio divertente e curioso attraverso l’Italia, l’unico paese al mondo ad avere nel suo territorio oltre mille varietà di olivi, dal Nord del Lago di Garda fino al Sud estremo della Sicilia.
agricola-boccea-agricoltura-bio-anna-federici-firee-masters-per l'assaggio dell'olio-3Le diverse cultivar esprimono oli dai sapori e profumi meravigliosi. I produttori condividono una missione comune: produrre oli Extravergini d’Oliva di altissima qualità, seguendo pratiche di sostenibilità, curando e mantenendo il territorio, preservandone la straordinaria biodiversità.

Cornelia Lauf ha proposto questo connubio a Frieze Masters per sottolineare lo stretto legame tra la cultura millenaria dell’olio con il ruolo del produttore che diventa anche protagonista culturale.

Il rapporto con la nostra terra può diventare l’ultima frontiera dell’arte contemporanea. Joseph Beuys ha infatti dichiarato che “la difesa della natura è un’azione antropologica”.

Mangiare è un atto agricolo e coltivare la terra è un azione politica e culturale. Difendere le aziende agricole famigliari è come difendere la propria patria e la costituzione e mangiare responsabilmente ci permette di continuare ad essere liberi. Il tutto contrapposto all’idea che l’industria del cibo ci vuole ignoranti riguardo ai processi produttivi, scollegati dalla terra, quindi dipendenti e inconsapevoli. Anzi ci vorrebbero vedere legati ad un tavolo con tubo in bocca che arriva allo stomaco e direttamente ingozzati di cibo premasticato (citazione da Wendel BERY).

Per ottenere un prodotto così straordinario è necessario osservare con grande attenzione i ritmi della natura, potare in maniera armoniosa la pianta in modo che possa far passare l’aria e la luce tra i suoi rami, seguire con estrema attenzione la raccolta delle drupe a mano (all’inizio dell’invaiatura).
agricola-boccea-agricoltura-bio-anna-federici-profumo dell'olio Anna FedericiIl processo della spremitura delle olive deve avvenire in tempi molto rapidi (massimo entro le 12 ore). C’è bisogno del mestiere di frantoiani esperti, di macchinari all’avanguardia che proteggano quest’oro liquido dai processi di contaminazione e ossidazione. Al fine di ottenere un olio ricco di profumi, aromi e sapori inaspettati e straordinari, nessuna delle fasi di produzione e lavorazione deve essere trascurata.

Bene anche questo in effetti è coltura, intelligenza e passione.

Anna

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Con il Cuore nel Piatto alla Locanda degli Angeli

Friggere SOLO con l’olio extravergine di oliva, possibilmente biologico!

Con la mia amica Domitilla Calamai, produttrice dell’olio Osti, siamo andate a trovare Mauro Marciani nel suo ristorante a Magliano Sabina: la Locanda degli Angeli. Mauro è appassionato di oli e nel suo ristorante ha un’oleoteca assai ben fornita. Gli ho fatto assaggiare il nostro EVO Biodinamico Solaria. Gli è piaciuto e lo avrebbe utilizzato per farci un buon gelato.

Abbiamo assaggiato il suo strepitoso fritto fatto rigorosamente con un ottimo olio extravergine. Secondo Mauro si può friggere solo con l’olio EVO di qualità. Magari utilizzando un olio che ha già qualche mese.
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Abbiamo proseguito con dei fiori di zucca ripieni di ricotta e alici, poi conditi con un olio denocciolato di Intini. Tagliolini con pasta stesa a mano con guanciale locale, parmigiano e pepe. Petto di anatra scottato con albicocche che ci è piaciuto assai.

Per finire i dolci. E come promesso, ci ha portato un ottimo gelato al fior di latte fatto con l’olio EVO biodinamico Solaria, condito con qualche goccia dell’olio Osti. È incredibile come l’olio evo si sposi bene con il gelato.
agricola boccea agricoltura bio olio bio locanda angeliFresco, gradevole e leggero il dessert di frutta chiamato “Il Paradiso degli Angeli,” fatto con pesche, yogurt e panna emulsionati. Il tutto cosparso da una salsina di fragole fresche.  Infine una squisita crostata con la marmellata di prugne la cui pasta era stata fatta utilizzando lo strutto. Accoppiamento interessante, gusto diverso.

In cucina la chef Laura, la sorella di Mauro.

Anna

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Finalmente è Arrivato l’olio Nuovo! L’Olio Extravergine di Oliva Biodinamico Solaria

Il clima è cambiato. È un dato di fatto sia per gli scienziati che per gli agricoltori più anziani. Il gusto delle persone anche è cambiato. La combinazione di questi due fattori sta rivoluzionando il nostro modo di apprezzare e gustare l’olio di oliva.

E l’olio di oliva infatti non è più quello di una volta. Ci sono gli oli lavorati dall’industria che hanno gusto e qualità uniformi e quelli più artigianali che vanno dall’olio che si produce per casa alle più sofisticate selezioni monovarietali.

Credo che l’olio extra vergine di oliva dei nostri giorni possa essere molto più buono di prima se si seguono alcune attenzioni particolari.

È obbligatorio raccogliere le olive presto all’inizio dell’invaiatura. È un fenomeno che varia da zona a zona e dipende dal clima e dalla varietà. Anche il tempo della raccolta può variare in base alla latitudine e all’altitudine. Noi siamo vicino al mare e dobbiamo cominciare a fine settembre.
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Prima si aspettava che le olive maturassero bene; si attendeva che diventassero scure e ben colorite. Poi si raccoglievano quando erano quasi pronte a cadere. C’era chi addirittura aspettava che cadessero.

Si lasciavano anche 2 o 3 giorni in luoghi areati prime di iniziare la molitura con le presse. La pasta veniva macinata con mulini di pietra o di acciaio ed era esposta all’aria. Poi veniva spalmata sui dei dischi di materiale vegetale o plastica e poi pressata. Ne usciva un liquido scuro che rimaneva a contatto con l’aria. A quel punto un separatore divideva l’olio dall’acqua e qualcuno lo filtrava.
agricola boccea agricoltura bio olio bio solaria 2015 vendita roma6 copiaDiversi fattori potevano comprometterne la qualità: la raccolta tardiva poteva lasciare incrementare, in alcune zone, la presenza di drupe rovinate dalla mosca; il tempo di attesa delle olive raccolte prima della molitura permetteva che iniziassero i processi degenerativi e ossidativi che poi fanno aumentare l’acidità dell’olio; i fiscoli mal lavati o impregnati di odori malsani potevano trasmetterli alla pasta di oliva.

Poi c’è stato l’avvento dei pesticidi che venivano abbondantemete irrorati sugli olivi quando si presentava la ormai famosa mosca olearia. Le mosche venivano parzialmente controllate (ma non nelle annate piovose perché la pioggia lavava le piante e il veleno finiva tutto nel terreno).
agricola-boccea-olio-extravergine-d'oliva-bio-solaria-vendita-roma-Mosca-oleariaSe non finiva nel terreno restava sulle olive e poi finiva in bottiglia. Dagli anni ‘90 in poi si è cominciato a fare attenzione ai tempi di carenza (ma chi controlla?). Si dovrebbe analizzare l’olio per trovare le tracce del Rogor. Poi sono diventati attuali le sostanze che, accelerando la maturazione, aiutavano le olive a staccarsi dai rami per facilitare la raccolta meccanica degli impianti intensivi.

Noi del biologico siamo nei guai perché i prodotti ammessi sono cari e non funzionano. L’unica arma vincente è monitorare le olive e modulare l’inizio della raccolta a seconda della stagione.

Finalmente quest’anno ho trovato un frantoio che ha aperto presto. Abbiamo iniziato la raccolta il 30 settembre e finito l’8 di ottobre.
agricola boccea agricoltura bio olio bio solaria 2015 vendita roma copiaLe olive erano sane, turgide e bellissime. La mosca olearia è stata combattuta dalle temperature torride della lunga estate passata e la raccolta anticipata ci ha permesso di schivare l’attacco di ottobre che potrebbe verificarsi  qui da noi che siamo vicino al mare.

Abbiamo portato ogni giorno le nostre olive appena raccolte al frantoio della Cooperativa dei Colli Etruschi di Blera, che ha una linea di produzione dedicata al biologico. Le olive sono state lavorate sempre entro le ventiquattro ore dalla raccolta.
agricola boccea agricoltura bio olio bio solaria 2015 vendita roma4 copiaL’impianto è tecnologicamente avanzato. Foglie, rametti e impurità vengono soffiati via e le olive vengono lavate più volte. L’impianto di macinazione e di estrazione e filtraggio è a ciclo continuo e tutto avviene all’interno di macchinari chiusi.

L’estrazione è ottenuta per centrifugazione con impianto Pieralisi a tre fasi. La conservazione dell’olio fino al suo confezionamento avviene in cisterne di acciaio inox al riparo da luce e aria. L’olio è confezionato presso il frantoio e quando arriva in azienda lo conserviamo in un ambiente climatizzato alla temperatura di 15/17 °C.
agricola boccea agricoltura bio olio bio solaria 2015 vendita roma5 copiaL’olio extravergine Solaria di quest’anno

L’olio di quest’anno è un gustoso blend ricco di proprietà antiossidanti. È morbido al palato e ha un gusto fruttato erbaceo molto spiccato con un retrogusto amarognolo appena piccante. Il profumo ricorda quello  dei nostri fieni appena tagliati e il sapore quello dell’erba fresca .

Forse suggestionata dal colore mentre usciva dal frantoio, mi ricordava il gusto delle foglie di erba medica che assaggiamo prima di decidere quando falciare.

Il colore è verde brillante con riflessi dorati. È il sole che si esprime nel nostro extravergine di oliva biodinamico Solaria.

Anna