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Tutte le Varietà Di Miele Italiano e le Loro Proprietà

Tutte le Varietà Di Miele Italiano e le Loro Proprietà

Molto digeribile e gradevole, questo super alimento ha caratteristiche diverse a seconda dei fiori da cui gli insetti estraggono il nettare. Ne esistono moltissime varietà, diverse per consistenza, colore e proprietà, scopriamole insieme.

Miele di Abete: di colore molto scuro, quasi nero, fortemente aromatico, con sapore assai gradevole, è ritenuto un ottimo antisettico polmonare e delle vie respiratorie con effetti antipiretici, espettoranti e spasmolitici.

Miele di Acacia: ha un sapore delicato, fine, vellutato; è un corroborante, lassativo, antinfiammatorio per la gola, disintossicante del fegato, contro l’acidità di stomaco.

Miele di Agrumi: ha un sapore aromatico gradevolmente acido con note floreali secondo il tipo di fioritura (limoni, arance, bergamotto, mandarino); è un buon cicatrizzante per le ulcere, antispasmodico, sedativo, utilizzato contro l’insonnia e l’eccitazione nervosa.

Miele di Ailanto o “Albero del Paradiso”: sapore fruttato di uva moscata con retrogusto di thè alla pesca; è un riequilibrante del sistema nervoso, h azione benefica sull’apparato cardiocircolatorio, agisce sulla flora batterica intestinale, combatte la febbre e ha proprietà emolienti, antianemiche e blandamente sedative. Indicato per chi fa sport, poiché aumenta la resistenza fisica.

Miele di Asfodelo: sapore che ricorda lo zucchero filato, la vaniglia, il latte di mandorle o la cotognata; in virtù dell’alto contenuto di sali minerali è un buon ricostituente energetico, ha azione calmante e antispasmodica, disintossicante per il fegato e antibatterico. Viene utilizzato per la cura della pelle per alleviare irritazioni ed eruzioni cutanee e per la cura di psoriasi, efelidi ed eritemi solari. Ottimo espettorante e anticatarrale, migliora la digestione, purifica l’organismo.

Miele di Biancospino: di colore ambrato e sapore dolce e gradevole, è soprannominato “il Miele dei Cardiaci”, poiché è indicato nei casi di ipertensione, palpitazioni, Angina pectoris, arteriosclerosi, spasmi, convulsioni.

Miele di Bosco: sapore forte è indicato negli stati influenzali.

Miele di Cardo: sapore intenso, dolce di frutta matura e spezie con un finale sorprendentemente amaro, svolge azione antiossidante, antibatterica ed emoliente.

Miele di Castagno: ha un sapore intenso con retrogusto amaro; favorisce la circolazione sanguigna, antispasmodico, astringente, disinfettante delle vie urinarie.

Miele di Colza: dal colore pallido e aranciato e sapore delicato, non gode di grande reputazione ed è utilizzato prevalentemente nell’industria alimentare. 

Miele di Corbezzolo: dal sapore estremamente amaro, ha un odore penetrante e consistenza densa; ha proprietà astringenti, diuretiche, antisettiche delle vie urinarie, antiasmatiche.

Api sul miele

Miele di Girasole: non molto dolce, asciutto, con aroma di polline, è un antinevralgico, febbrifugo, calcificante delle ossa ed è consigliato contro il colesterolo.
Miele di Erba Medica: molto delicato, è un tonificante, antinfiammatorio, indicato per gli sportivi dopo una gara.

Miele di Erica: dal sapore forte che ricorda l’anice; ha un’azione antireumatica, antianemico e ricostituente.

Miele di Eucalipto: sapore di malto e zucchero caramellato, svolge un’azione antibiotica e antiasmatica, è utile in caso di tosse.

Miele di Fragola: di colore chiaro rosato, gli sono attribuite proprietà antireumatiche, digestive e diuretiche, tanto che è indicato nei casi di calcoli renali.

Miele di Lampone: forse uno dei mieli più rari, è caratterizzato da colore ambrato tendente al rossiccio e suggestioni floreali con una nota di lampone.

Miele di Lavanda: dal colore molto chiaro tende a cristallizzarsi; ha proprietà calmanti sul sistema nervoso ed è utile in caso di ansia e stress.
Miele di Manuka: dal sapore leggermente speziato e colore marrone scuro, è uno stimolante del sistema immunitario, proprietà antibatteriche e antinfiammatorie ed ha un’azione benefica per l’apparato gastrointestinale in caso di gastriti e coliti.

Miele di Melata di Abete: dal sapore resinoso è un buon antisettico polmonare e delle vie respiratorie.

Miele di Melata di Quercia: colore marrone scuro e gusto leggermente amaro; è un buon antianemico ed è utilizzato dagli atleti per l’elevato contenuto di sali minerali.

Miele di Melissa: ottimo miele utilizzato anche in cosmesi, è l’ingrediente principale di una mistura chiamata “bagno di Nefertari”, particolarmente preziosa per attenuare gli stati di tensione.

Miele Millefiori: molto delicato, senza retrogusti particolari, svolge un’azione disintossicante del fegato.

Miele di Ginepro: aromatico è particolarmente indicato nelle affezioni respiratorie.

Miele di Pino: caratterizzato da aroma forte e persistente, è poco adatto come dolcificante; ha azione antisettica delle vie respiratorie.

Miele di Rododendro: sapore delicato che ricorda la marmellata di piccoli frutti selvatici, ha proprietà ricostituenti, calmanti ed è indicato nei casi di artrite.

Miele di Rosmarino
: sapore fine e delicato, ha una consistenza molto densa che tende a cristallizzare; ottimo per depurare il fegato e per contrastare la stanchezza. Stimola anche la funzionalità di stomaco e intestino.

Miele di Rovo: dal colore ambrato più o meno scuro ha sapore di frutto maturo o confettura; è indicato per contrastare le infiammazioni della bocca, per alleviare gli stati influenzali e i disturbi della diarrea nei bambini.

Miele di Sulla: molto delicato, svolge azione lassativa, diuretica, depurativa.

Miele di Tarassaco: dal sapore marcato, persistente, caratteristico, astringente, ha proprietà diuretiche, depurative e svolge un’azione benefica sui reni.

Miele di Tiglio: balsamico e molto persistente, è sedativo dei dolori mestruali, calmante, diuretico, digestivo. Svolge un’azione calmante contro insonnia e irritabilità è particolarmente indicato nelle tisane espettoranti.

Miele di Timo: dal sapore intenso e persistente, è antisettico, calmante e febbrifugo.

Miele di Trifoglio: intenso e persistente, svolge azione antisettica e calmante.

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Scopriamo le 5 Principali Proprieta’ del Miele

Numerosi documenti come le iscrizioni sumeriche, i papiri egizi, le scritture indù, il Corano, la Bibbia, gli scritti di Ippocrate e di Aristotele illustrano come il miele sia sempre stato usato dall’uomo come farmaco.  Ad oggi, vengono riconosciuti circa 300 tipi differenti di miele, la cui varietà dipende dal nettare dei diversi fiori bottinati dalle api. Il miele grezzo puro contiene un mix di polifenoli, flavonoidi, alcaloidi, glicosidi e composti volatili con comprovati effetti antiossidanti, antimicrobici, antinfiammatori, antiproliferativi, antitumorali e antimetastatici, tanto che un recente studio definisce il miele non più come fitoterapico ma come farmaco vero e proprio.

Vediamo insieme le principali proprietà di questo super alimento.

Azione antiossidante.  Il miele naturale è molto ricco di antiossidanti che intercettano i radicali liberi prima che possano generare danni e causare malattie, rallentando il processo di invecchiamento che coinvolge il nostro organismo. Le proprietà antiossidanti del miele sono legate al suo colore: più un miele è scuro, più il suo valore antiossidante è significativo.

Attività antimicrobica.  Grazie al perossido di idrogeno, il miele contrasta la proliferazione batterica. In particolare, il miele di Manuka è quello che presenta l’azione antibatterica più efficace, soprattutto per la prevenzione dell’insorgenza di Escherichia coli e Staphylococcus aureus.

Attività antinfiammatorie e immunomodulatorie. Grazie alla presenza di composti fenolici e flavonoidi, il miele non ha solo proprietà antinfiammatorie che favoriscono la guarigione dei tessuti danneggiati ma addirittura induce una risposta stimolante del sistema immunitario. In particolar modo, il nigeroligosaccaride (zucchero presente nel miele), ha effetti positivi sul potenziamento delle nostre difese immunitarie.

Cura delle ferite. Uno degli aspetti più studiati del miele è proprio la capacità cicatrizzante e di rigenerazione dei tessuti. È stato testato, infatti, che l’applicazione sulle ferite stimola il processo di guarigione e la rigenerazione dei tessuti, aiuta prevenire le infezioni e riduce le infiammazioni. In Francia, lo scienziato Bernard Descottes, capo del Dipartimento di chirurgia interna e trapianti dell’Ospedale di Limoges, utilizza il miele per curare le piaghe dal 1984 con risultati molto promettenti. Secondo il dott. Descottes, il miele garantisce cure due volte più rapide rispetto alle medicazioni grasse, in quanto il suo potere cicatrizzante sarebbe legato sia allo zucchero, che per osmosi asciuga la piaga, sia ad un insieme di composti organici che favoriscono l’emissione di citochine e interleuchine pre-cicatrizzanti.
Fonte di energia per gli atleti. Il miele è un mix naturale di zuccheri, principalmente fruttosio e glucosio, e di altre importanti sostanze, quali proteine, minerali e vitamine. Questo lo rende un dolcificante più sano dello zucchero normale. Alcuni studi hanno dimostrato che è una consistente fonte di carboidrati, utile per gli atleti prima, durante e dopo allenamenti per aumentare la resistenza. Il veloce assorbimento del miele permette agli zuccheri di essere utilizzati immediatamente per fornire energia e supportare i diversi bisogni energetici. Esso ha anche un effetto energetico maggiore rispetto al normale zucchero, grazie alla sua caratteristica composizione: il glucosio, infatti, viene bruciato subito, fornendo immediatamente energia, mentre il fruttosio resta disponibile più a lungo.
Miele e diabete. Previo consulto con il medico, alcuni tipi di miele ricchi di fruttosio possono essere consumati anche da persone diabetiche, visto che il fruttosio, per essere metabolizzato non necessita dell’intervento dell’insulina.

Sedativo della tosse. Secondo uno studio israeliano condotto su 300 bambini, l’assunzione del miele al posto di altri farmaci e sciroppi è efficace nel trattamento della tosse notturna e, di conseguenza, migliora le condizioni del sonno.

Contro le infezioni gastrointestinali. L’assunzione di miele aiuta a contrastare infezioni gastrointestinali come gastriti, duodeniti e ulcere gastriche causate da batteri patogeni e rotavirus. Il suo consumo, infatti, previene l’aderenza dei batteri patogeni sull’epitelio intestinale, considerata la causa delle infezioni del tratto gastrointestinale. È stata anche dimostrata una più veloce guarigione in casi di diarrea e di gastroenteriti batteriche trattate con il miele.
Una piccola nota a margine: pur essendo un super alimento dalle notevoli proprietà, il miele non deve essere somministrato a bambini più piccoli di 12 mesi, sia per il pericolo di botulismo infantile, dato dalla presenza della tossina botulinica nel miele (innocua, tuttavia, per gli adulti) sia perché si tratta di un alimento potenzialmente allergizzante.

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Le api: un esercito instancabile e quasi invisibile a guardia della nostra salute e della biodiversità

Se domandassimo ad una qualunque persona di descrivere un’ape, sentiremmo spesso questa risposta “sono insetti a righe gialle che producono il miele”. Risposta vera, seppur molto riduttiva: non solo perché le api producono anche pappa reale, polline, propoli, cera e ..veleno ma anche e soprattutto perché grazie alla loro opera, la biodiversità ambientale e conseguentemente la varietà alimentare sono preservate.

Quando le api spariranno dalla faccia della terra, all’uomo resteranno pochi anni prima dell’estinzione”.

Questa affermazione, attribuita ad Albert Einstein, ci dovrebbe far capire quale sia l’importanza di questi piccoli insetti, vere e proprie sentinelle del livello di inquinamento ambientale, da cui dipende l’impollinazione dell’80% delle specie vegetali.

Si pensi che le api sono il terzo “allevamento” da reddito più importante del mondo: in prima e seconda posizione si trovano rispettivamente i bovini e i suini ed in quarta il pollame.

Come è mai possibile un insetto che, in gruppo, riesce a produrre circa 15 kg di miele per anno abbia un’importanza economica maggiore dei polli che producono uova e la cui carne è consumatissima in tutto il mondo?

La loro importanza risiede nel fatto che questi insetti, nella ricerca costante di nettare per la produzione di miele, entrano nel fiore, facendo una ‘doccia’ di polline (presente sugli stami, rappresenta il gamete maschile del fiore) che si attacca alla loro peluria; questo polline si depositerà poi nei successivi fiori su cui si poserà l’ape andando a fecondare l’ovulo (gamete femminile) che si trova alla base del fiore.

L’incontro tra il gamete maschile e quello femminile è l’evento che darà il via alla crescita di un seme, racchiuso in un involucro che è il frutto. Il seme, nelle condizioni adeguate darà origine a sua volta ad un’altra pianta, in un circolo virtuoso di vita e biodiversità.

Le api sono impollinatori altamente efficienti, infatti un singolo alveare di appena 20.000 esemplari (di norma un alveare arriva a contare 40.000 api) può impollinare un acro intero, cioè la bellezza di circa 4.000 mq. Che cosa succederebbe se questi insetti così piccoli eppure così importanti scomparissero, considerando il fatto che le api sono responsabili dell’impollinazione di ben 90 delle 115 principali coltivazioni mondiali?

La risposta è semplice ma incredibile: dovremmo rinunciare a tanti alimenti che pur fanno parte del nostro vivere e mangiare quotidiano: niente caffè al mattino, niente cacao e quindi cioccolato nelle fredde giornate invernali, nessun té .. dovremmo drasticamente diminuire il consumo di pomodoro, melone, cetrioli, anguria, albicocche, pesche, fragole, ciliegie, mele, mango, avocado, frutti di bosco, kiwi, pere, mandorle, zucca e zucchine ..ma soprattutto potremmo veder diminuire la disponibilità di prodotti caseari, perché l’impollinazione dell’erba medica, foraggio dei bovini da carne e da latte, avviene appunto grazie alle api.

Solo negli ultimi cinque anni, sono scomparsi 10 milioni di alveari nel mondo di cui oltre 200.000 in Italia e l’impollinazione artificiale è una pratica faticosa, lenta, costosa e poco efficiente. Nel perpetuo tentativo di produrre più cibo a prezzi più bassi, l’utilizzo di pesticidi la coltivazione intensiva di poche e selezionate colture, i cambiamenti climatici stanno distruggendo questa importantissima risorsa naturale, si pensi che il valore del servizio offerto gratis dalle api di tutto il mondo, è stato stimato in circa 265 miliardi di euro all’anno.