L’erba, 1000 modi di vedere un pascolo
Le bianche marchigiane in questo autunno arido e caldo siedono placide sotto gli alberi del campo che le ospita nei mesi estivi ed invernali quando l’erba è ferma per ragioni climatiche. Si sente in lontananza un trattore . Il suono aumenta in intensità e tutte le vacche insieme ai vitelli si alzano e cominciano ad affrettarsi per raggiungere la direzione di quel rumore. Dalla curva appare il carro falcia-carica erba pieno di erba medica fresca . Il carro entra nel campo e comincia a far cadere grossi mucchi di erba appena falciata . Cominciano le danze . Le vacche e vitelli seguono il carro e agguantano l’erba mentre cade, altre sono intorno ad un cumulo lasciato precedentemente.
Ecco cosa mangiano in questi giorni tutte le nostre mandrie al pascolo ,le madri con i vitelli e il toro ,marchigiane, limousine e meticce , i gruppi in accrescimento maschi e femmine dai 7 ai 12 mesi e dai 12 ai 18 mesi. Ma la sola erba medica non è una dieta equilibrata per questo nei grandi porta-balloni cilindrici si trova sempre del buon fieno misto affienato in primavera e della paglia di orzo o di grano che viene appositamente pressata sia come alimento che come supporto alla lettiera naturale dei capi in stalla.
Ma all’inizio dell’anno cosa mangiavano? A gennaio tutti erano a fieno di trifoglio, avena e loietto, un mix che si semina tra una cultura di cereali e una di leguminose oppure il magnifico primo taglio dell’erba medica ricco di graminacee come il lolium,il bromo,la festuca oltre che alla medica. Fieno uguale a erba fatta essiccare con cura e conservata per i tempi duri. Sono fieni di più specie per cercare di fornire agli animali una varietà di alimenti
A febbraio le marchigiane erano già al pascolo su un campo in cui avevamo seminato un erbaio. Mangiando erba restituiscono sostanza organica al terreno. Le limousine e le meticce seguono il potatore Riccardo ; sono ghiotte dei rami di ulivo appena potati. A marzo tutte le mandrie hanno iniziato i loro turni di pascolo. La primavera romana è lussuriosa, la vegetazione esplode e i nostri animali cambiano pascolo ogni due giorni. L’erba dura fino a fine giugno e i bovini si traformano, ingrassano ,il pelo diventa lucido e il latte per i vitelli è abbondante. Noi vediamo in un prato una grande massa verde. Loro vedono un magnifico buffet ricco di una grande varietà di piante che possono scegliere a secondo delle loro necessità. Il pascolo gestito razionalmente migliora la struttura del prato , del suolo e aumenta la biodiversità. I bovini mangiano l’erba quando è il momento ottimale e vengono fatti andare al campo successivo al momento giusto : la pianta riparte e il suolo è stato reintegrato si sostanza organica.
A luglio è pronto il nostro campo di sorgo. Lo falciamo e lo portiamo ai bovini ogni giorno. Quando il sorgo finisce si ricomincia con il fieno degli erbai finito di pressare a maggio. Un gruppo di maschi in accrescimento fortunato ha accesso al bosco e se la spassa.
Ad agosto altro sorgo e fieno e così a settembre a cui si aggiunge l’erba medica che non si può più affienare. Poi da ottobre si dovrebbe ricominciare a pascolare. Non quest’anno.
Quindi solo erba. I bovini sono capaci di trasformare in proteine l’erba che noi umani non mangiamo. Restituiscono al terreno la sostanza organica sotto forma di feci che vengono subito colonizzate e trasformate in humus da una miriade di organismi.
Un po’ dei cereali che produciamo vengono utilizzati per preparare un mangime schiacciato che viene somministrato allo svezzamento come un dolcetto per fare amicizia con i giovani vitelli separati dalle mamme. A seguire lo usiamo quando il fieno non ha le qualità ottimali oppure nella fase finale del l’ingrasso dei capi. Anche questo è parte dell’economia circolare dell’azienda che utilizza le risorse che produce. I vitelli a 18 mesi entrano in ampi box aperti . La lettiera naturale è gestita con la paglia e forma un substrato asciutto e pulito. Avvicinatevi e non sentirete alcun odore sgradevole. Dalla lettiera si ricava il letame che dopo esser passato per il processo di compostaggio verrà distribuito nel nostro orto oppure sui campi dei cereali.
Erba ,pascoli sani, aria aperta sono il motivo per cui i nostri bovini sono sani. Non abbiamo bisogno di utilizzare antiparassitari ne tanto meno antibiotici.
Le fattrici possono raggiungere i 17 anni ,il toro marchigiano del nostro ragù aveva 13 anni.
Le manze e vitelloni sono macellati tra i 22 e i 24 mesi. Una crescita slow comparata a quello che normalmente avviene negli allevamenti convenzionali e bio industriali.
Abbiamo un gruppo di femmine che alleviamo gestendole sempre al pascolo. A volte le macelliamo anche a 26 mesi . E’ il nostro gruppo grassfed.