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13 Maggio: Partecipa a “Mangiare è un Atto Agricolo”, Una giornata da Azienda Agricola Boccea insieme a Naturasì

13 Maggio: Partecipa a “Mangiare è un Atto Agricolo”, Una giornata da Azienda Agricola Boccea insieme a Naturasì

Ci siamo ispirati alla rivoluzione verde di Wendel Berry, il grande promotore del cibo sano pulito e giusto come questione politica, quando abbiamo deciso di organizzare questa giornata in campagna presso l’Azienda Agricola Boccea insieme ai negozi Naturasì di Via Trionfale 13892 , via Bettolo 44 a Roma, e di via Algajola 8, a Ostia . “La terra a chi la lavora”. “Coltivare è un atto politico”. “Chi possiede la terra, possiede il paese e difendere la fattoria a conduzione familiare è un po’ come difendere la costituzione”. Questi sono i suoi slogan più famosi in difesa di un agricoltura più umana.

Vogliamo farvi conoscere l’orto, le mandrie e l’uliveto di Azienda Agricola Boccea passeggiando all’aperto per scoprire che cosa è l’agricoltura biodinamica e per assaporare con tutti i sensi la bellezza di un pezzo di agro romano ancora incontaminato.

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Da che distanza arriva il nostro cibo e quanto il trasporto ha aggiunto al costo, quanto la trasformazione industriale, l’imballaggio e la pubblicità incidono sul prezzo? Ve lo siete mai domandato ? Quando l’alimento è stato trasformato, manipolato o precotto, che effetti hanno avuto queste operazioni sulla sua qualità, sul valore nutritivo e sul costo finale?

La maggior parte degli abitanti delle città che fanno la spesa sanno che gli alimenti sono prodotti nelle aziende agricole, ma non in quali aziende agricole, o in che tipi di aziende agricole. Non hanno idea di dove si trovino, né di quali conoscenze e abilità sono in gioco in agricoltura. Ci piacerebbe farvi immergere nella nostra realtà. Farvi conoscere le persone che lavorano nell’orto, nei campi e con le mandrie, e anche le nostre mucche!

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L’alimentazione è un’idea parecchio astratta, una cosa che non si conosce, né si immagina, finché non compare sulla tavola o sullo scaffale dei prodotti alimentari. Sarà bello toccare la terra, le piante, e vedere gli animali da vicino, e assaggiare un pranzo semplice preparato con i prodotti della terra che avrete visitato.

Gli industriali dell’alimentazione sono riusciti a persuadere milioni di consumatori a preferire alimenti già pronti. Coltivano, cucinano, vi portano i pasti e (proprio come la vostra mamma) vi supplicano di mangiare.

Il mangiatore industriale infatti non sa che mangiare è un atto agricolo, non conosce più, né immagina, i collegamenti che esistono fra l’atto di mangiare e la terra; non sa nulla della qualità di questo cibo, da dove viene, di come è stato prodotto e preparato, o quali ingredienti, additivi, e residui contiene.

La condizione del consumatore passivo di alimenti non è una condizione democratica. Una delle ragioni per mangiare responsabilmente è di vivere liberi. Ma se esiste una politica alimentare, esiste anche un’estetica alimentare e un’etica alimentare, nessuna delle quali è separabile dalla politica. Non sta bene far sapere al consumatore che l’hamburger che sta mangiando è fatto con pezzetti di carne che provengono da quaranta manzi diversi che hanno passato gran parte della loro vita in piedi camminando in uno spesso strato dei loro escrementi in un capannone di alimentazione,  contribuendo a inquinare i corsi d’acqua locali.

Avrete modo di osservare la complessità e l’armonia dei processi produttivi di un’azienda biodinamica, e di toccare anche con mano quanto è importante la difesa dell’ecosistema.

Ma cosa è questa agricoltura biodinamica? Perchè è diversa dall’agricoltura biologica. Il logo Demeter cosa significa ?

La nascita dell’agricoltura biodinamica si può far risalire al famoso corso che Rudolf Steiner, fondatore dell’antroposofia, tenne a Koberwitz (Slesia), nel 1924, ad un gruppo di agricoltori , proprietari terrieri, che gli chiedevano come intervenire sulla fertilità e vitalità dei terreni. Il termine “biodinamico” vuole dire, appunto, vita (“bio”) , che si origina per l’attività di forze (“dinamica”).

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In quella occasione Steiner enunciò due principi fondamentali: il primo affermava che la qualità degli alimenti dipende dalla fertilità e dalla sanità della terra che si coltiva; il secondo che, se si concima la terra con nitrati e altre sostanze di sintesi, la terra perde la sua fertilità e si ammala.

L’agricoltore che si avvia nella pratica biodinamica si accorge che nella sua azienda accade qualcosa di straordinario: lo avverte nella crescita rigogliosa delle piante, nella molteplicità delle creature che arrivano a popolare la sua terra, nei cambiamenti del terreno che si compiono sotto i suoi occhi. Se poi fa analizzare il terreno, scopre che si è arricchito di humus e sostanza organica, e di una miriade di microrganismi e di lombrichi utili alla terra. Questa diventa fertile, ritornando ad essere la ricchezza da trasmettere alle generazioni future.

Coltivare un’azienda secondo un sano e reale principio biodinamico è una rivoluzione complessa. È un processo di apprendimento che va iniziato ex novo. L’idea dell’agricoltura convenzionale e anche biologica è che manca sempre qualcosa: le sostanze chimiche nei terreni, come l’azoto, il potassio e il fosforo o uno spray per uccidere un insetto o un liquido per curare una patologia. Come se la natura fosse difettosa. Che arroganza! In natura c’è tutto ciò che serve e non può essere aggiustata a seconda delle esigenze individuali del momento .

L’innovazione della rivoluzione biodinamica richiede un approccio diverso. Osservando come si evolve un ecosistema durante le stagioni dell’anno, in differenti condizioni climatiche si possono trovare molte indicazioni e soluzioni per i nostri problemi. Inoltre dobbiamo ricordarci che anche noi siamo parte ormai dell’ecosistema in cui ci troviamo e che abbiamo contribuito a costruirlo negli anni.

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L’approccio da perseguire è quello dell’imitazione dei processi della natura.

Tutto questo, ovviamente, va a braccetto con la necessità di rendere i processi agricoli puliti, non impattanti dal punto di vista ambientale e anzi strumento per la salvaguardia e la protezione delle risorse primarie come suolo e acqua e degli habitat a rischio.

La parte interessante è il metodo messo a punto poi negli anni da altri agricoltori biodinamici: la rotazione delle culture, l’utilizzo dei sovesci per migliorare i terreni, l’utilizzo di letame rigorosamente compostato e mai fresco nell’orto, la lotta all’erosione e la cura della struttura umica del terreno, mantenendo i campi i inerbiti con prati permanenti (anche tra le file della vigna e degli ulivi). E poi le consociazioni culturali virtuose nell’orto, le minime lavorazioni all’assoluto divieto di spargere fitofarmaci e, infine, la cura dell’osservazione dei fenomeni naturali dai quali si traggono insegnamenti utili e il riconoscimento dell’importanza della biodiversità.

L’invenzione originale di Steiner sono i preparati biodinamici, meglio conosciuti come 500 corno letame e 500 corno silice. Il 500 corno letame, da studi fatti, risulta essere un concentrato di microorganismi che digeriscono la sostanza organica trasformandola in humus grazie anche ad un sistema di preparazione che ne provoca la proliferazione esponenziale in acqua. Il 501 corno silice invece agisce sulle foglie e sembra influire positivamente sul processo della fotosintesi clorofilliana.

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Visiteremo l’orto, la serra e l’uliveto. Passeggeremo insieme alla mandria delle marchigiane. L’appello per un vegetarianismo di tipo etico è da diversi anni un argomento molto coinvolgente. Gli errori ed orrori che ci vengono raccontati sugli allevamenti intensivi rendono ancora più impellente la scelta vegetariana. Ma questa scelta, che ha sfumature più o meno integraliste, non ci pone comunque al riparo di una scelta etica nei confronti degli allevamenti di animali.

Mangiare il latte e i suoi derivati, le uova, i pesci o vestirsi con indumenti di pelle ci coinvolgono in egual misura.

È veramente arrivato il momento di occuparci del benessere degli animali che alleviamo e vi racconteremo cosa significa allevamento etico e cosa serve ai nostri preziosi animali per condurre una vita che si possa definire tale. Noi seguiamo un nostro e disciplinare aziendale in quanto non reputiamo sufficiente quello del biologico. Ci sono, infatti, grandi allevamenti industriali intensivi che sono certificati biologici.

Il disciplinare della Demeter è invece più attento al benessere animale e i requisiti che le aziende devono avere per ottenere il marchio Demeter sono più severi.

La storia del marchio Demeter risale al 1927, quando alcuni agricoltori che coltivavano la loro terra seguendo i principi della biodinamica decisero di tutelare i loro prodotti e le loro aziende. Fu così che pensarono a Demetra, dea della fertilità e della terra

Oggi Demeter è presente con i suoi enti di certificazione in ben 43 stati. L’associazione svolge un’attenta azione di controllo sulla produzione, la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti biodinamici, seguendo ogni fase della filiera fino al rilascio della certificazione e all’etichettatura, difendendo così il marchio da eventuali abusi e denigrazioni.

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Ci sono norme da rispettare per ottenere la certificazione e il marchio Demeter, indicazioni per la produzione vegetale (uso di compost e preparati, divieto di materiali geneticamente modificati ecc.), ma anche direttive per la lavorazione della carne, prodotti caseari, prodotti di panificazione, frutta, verdure, spezie, erbe aromatiche, e prodotti non alimentari come i cosmetici e i prodotti tessili.

È molto importante che i consumatori abbiano una chiara percezione del valore dei prodotti che acquistano. E torniamo a Wendel Berry “Mangiare è un atto agricolo”!

PARTECIPA // 13 Maggio // Azienda Agricola Boccea // Via di Boccea 1321, Roma

Vieni a conoscere l’orto, le mandrie e l’uliveto di Azienda Agricola Boccea con una passeggiata alla scoperta dell’agricoltura biodinamica e di Demeter. Scoprirai le peculiarità del metodo biodinamico e la differenza tra questo rispetto alle coltivazioni biologiche generiche.

PROGRAMMA

11.00 – 11:30 | Arrivo e Accoglienza
11:45 | Inizio visite  – Orto/Serre, Mandrie, Uliveto

Seguirà un pranzo a base di prodotti aziendali e prodotti offerti dai negozi di NaturaSì.

Per partecipare, REGISTRATI QUI e visita il sito web: mangiareattoagricolo.agricolaboccea.it

Vi aspettiamo,

Anna

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