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Un Anno da Dimenticare per l’Olio d’Oliva

Un Anno da Dimenticare per l’Olio d’Oliva

Il 2014 sarà l’anno da dimenticare per la produzione del nostro Olio Extravergine di Oliva biologico SOLARIA. Come nel resto del paese le olive sono state massacrate dalla mosca olearia e dai parassiti.
Numerose aziende, vista la situazione, hanno preferito lasciarle cadere, perché consapevoli che non si sarebbe potuto fare un buon olio extravergine.

Abbiamo deciso di raccogliere comunque. Da una parte il nostro mercato è sofisticato e abituato a prodotti di altissima qualità. Ma i miei collaboratori mi hanno fatto notare che le nostre scorte di olio erano finite e che comunque avrebbero preferito acquistare l’olio aziendale rispetto a quello che si trova nei supermercati o anche direttamente nei frantoi  vicini.

Hanno visto le olive sulle piante ma anche la cura che si è avuta nel trasportarle, appena colte, al frantoio per lavorarle in giornata a bassa temperatura. Inoltre girando per le aziende e parlando con amici agricoltori, ci siamo resi conto che il crollo della produzione delle olive è un fenomeno assai esteso. La scelta di non usare prodotti chimici è stata dura ma quanti se ne sono dovuti usare per mitigare i danni?

Abbiamo provato ma il risultato è stato deludente. Quelle olive mummificate attaccate ancora saldamente ai rami hanno compromesso la qualità dell’olio, credo ancor più delle olive già rovinate dalla mosca.

L’inverno è stato mite e molto piovoso e così anche la primavera. L’umidità è proseguita per gran parte dell’estate che invece è stata fresca. Le olive si sono prematuramente gonfiate d’acqua. Probabilmente la buccia più sottile le ha rese più vulnerabili agli attacchi della mosca olearia, delle muffe e dei batteri. In genere sono le temperature fredde dell’inverno e le estati calde e secche che controllano e limitano il proliferare dei parassiti.

Se i frantoi avessero aperto a metà settembre forse avremmo potuto raccogliere e ottenere un olio di qualità. Speriamo che la lezione serva per il prossimo anno. Serve essere flessibili e seguire il reale andamento stagionale più che le tradizioni. Raccogliere anticipatamente significa avere rese basse ma oli di qualità e fruttati come ci piacciono oggi.

Anna

 

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