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Broccolo romanesco: proprietà e utilizzi in cucina

Broccolo romanesco: proprietà e utilizzi in cucina

Spesso presente sulle tavole laziali, il broccolo o cavolo romanesco è originario dell’Asia Minore: era conosciuto ed apprezzato dai Greci, per i quali era sacro e dagli Antichi Romani, che lo mangiavano crudo e a stomaco vuoto per favorire l’assorbimento dell’alcool.

Dal colore verde brillante e gusto dolce, a volte non è gradito a causa dell’odore pungente che si diffonde in cucina durante la cottura: un inconveniente facilmente risolvibile, spremendo del limone nell’acqua di cottura!

Composizione: acqua, proteine, carboidrati, fibre, zuccheri, sodio, potassio, calcio magnesio, vitamina A, C, B1, B2, B3.

Calorie per 100 gr: 30  kcal. Grazie alle ridottissime calorie e alla presenza di fibre che favoriscono il senso di sazietà è un ottimo alleato di diete ipocaloriche.

Proprietà: il cavolo romanesco contrasta in modo specifico l’azione dei radicali liberi (responsabili dell’invecchiamento cellulare), grazie all’elevata concentrazione di vitamina C. Ha inoltre funzioni terapeutiche come cibo vermifugo, emolliente e antianemico; il suo consumo regolare riduce il rischio di cataratta, protegge dall’insorgenza di ictus e, grazie agli isotiocianati e al sulforafano, svolge un’azione protettiva contro i tumori del seno, intestinali e polmonari. Grazie alle proprietà disintossicanti, il suo consumo costante combatte la ritenzione idrica, favorendo l’eliminazione di scorie nocive per l’organismo.

Come si pulisce: il broccolo romanesco va sempre lavato molto bene e sfogliato delle foglie esterne più dure e legnose; le diverse cimette devono essere recise alla base, eliminando il torsolo centrale che non viene consumato.

Come si cucina: il broccolo romanesco si presta a diversi utilizzi in cucina: le cimette più tenere possono essere consumate crude, condite con olio, sale e limone, Può essere consumato lesso, ripassato in padella con o senza peperoncino, stufato in casseruola col vino, fritto in pastella. Si presta ad essere condimento per la pasta, ingrediente per zuppe e minestre, sformati o contorno di piatti di carne o pesce.

Conservazione: va conservato in frigorifero tra 0 e 4 gradi. Quando le foglie esterne iniziano a diventare gialle, va mangiato al più presto.

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