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WWOOF: Viaggiare e Imparare

WWOOF: Viaggiare e Imparare

Ricordo ancora che eravamo una piccola realtà agricola appena convertita al biologico, quando ospitai i primi WWOOFers. Sono passati tanti ragazzi ad aiutarci, e in azienda tutti i miei collaboratori rammentano con affetto Kate l’americana e Shane l’irlandese perché si sono fermati più a lungo e son ritornati, hanno fatto amicizia imparando l’italiano e ci hanno portato tanto allegria e un valido aiuto nell’orto.

Ma facciamo un piccolo passo indietro per scoprire come nasce questo movimento, all’interno del quale troviamo gli host, fattorie e aziende agricole biologiche e biodinamiche che ospitano, e i WWOOFers, persone che offrono il proprio aiuto in cambio di vitto e alloggio.

Nel 1971, l’inglese Sue Coppard si trasferì a Londra per andare a lavorare come segretaria al Resurgence Magazine, una rivista che si occupava di tematiche legate all’ambiente e all’attivismo impegnato, alla filosofia, alle arti e all’ethical living.
In quegli anni la Coppard racconta che la città era attraversata da una vivacità e da un’apertura senza eguali e viverci era fantastico. Nonostante ciò sentiva il bisogno di tornare in campagna, essendo cresciuta con il fratello nella fattoria degli zii, nei pressi di Uxbridge.
Decise così di inserire un annuncio, sul settimanale Time Out, che metteva in relazione tutti coloro che nei fine settimana volevano avere un contatto con la terra e le fattorie biodinamiche che avevano bisogno d’aiuto. Risposero in 15.

Nacque così WWOOF, World Wide Opportunities on Organic Farms
, e nel giro di poco tempo diventò una grande organizzazione. Da allora sono stati coinvolti più di 43 paesi diversi, inclusi l’Australia, la Cina, l’America, il Ghana, la Finlandia e le Hawaii.
Oggi la mia azienda è cresciuta e ho assunto altre persone che vivono nell’appartamento che un tempo era riservato ai WWOOFers. Quando arrivano li ospitiamo in una casetta che purtroppo è lontana dal luogo dove vivono gli altri collaboratori e alle volte si crea un po’ di difficoltà, visto che l’ambiente famigliare è una prerogativa fondamentale nel WWOOFing.

Ultimamente abbiamo avuto un’esperienza interessante con Rocco, che è venuto per seguire i bovini e provare sul campo il lavoro con gli animali, prima di cominciare con la sua azienda.
Da poche settimane è arrivata Agnese, una ragazza romana che, quando ha la possibilità, ci aiuta nell’orto ed è interessata a capire come funziona il nostro metodo di produzione dandoci un prezioso aiuto.

A breve avvierò un programma più strutturato, che possa essere per tutti i WWOOFers che vorranno venire da noi un’esperienza di lavoro da cui veramente imparare qualcosa, oltre alla possibilità di viaggiare gratis e conoscere nuovi luoghi. Per uno o due mesi ci potranno seguire aiutandoci o nell’orto o con i bovini.

Continuate a seguirci per aggiornamenti e per chi fosse interessato a fare esperienze in altre aziende, regioni o all’estero, consiglio di visitare questi siti: WWOOF Italia, WWOOF Mondo.
wwoof italia

Anna

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